Ma i ClanGini sognano pecore grevi? - 4^ puntata PDF Stampa E-mail
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Scritto da Clark Maul   

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La frusta vola via, oltre il banco. Le strobo ti lasciano vedere come se stessi scorrendo dei fotogrammi. La figura è in piedi, immobile. Ed è in vantaggio. In tensione sulle ginocchia, inizia a camminare attorno a Lucignolo. Lentamente. Molto lentamente.

Poi l'imprevedibile.
Fiuta l'aria.
Immobile cerca qualcosa.
E corre. Corre verso l'ingresso. Salta raccogliendo le ginocchia al petto e attraversa le porte antifiamme del locale. Lucignolo sospira un solo secondo. Quindi con un secco colpo di reni, si tira in piedi e parte all'inseguimento. Sei l'unico del privé vestito. E sei curioso. Maledettamente curioso. E inizi a correre dietro allo sgherro di Udo. Esci appena in tempo per vedere la creatura vicino una motojet, parcheggiata al limite del disco di acciao sospeso sulla città, in cima al grattacielo. La creatura accende la motojet, ma commette un errore. Gira la chiave nel quadro senza premere la frizione e il mezzo ha un sussulto, uno scatto in avanti che la trascina nel vuoto. E' un secondo. Ha sbagliato... Possibile? O forse no? Rimani un solo istante immobile a domandarti cosa succede. Quindi segui con lo sguardo Lucignolo accendere la sua motojet e fare l'ampia manovra necessaria per mandare il suo mezzo all'inseguimento. Metti in moto anche tu. La figura cade verticalmente, verso le nuvole chimiche della città vecchia. Accelerano sempre di più. E poi svaniscono entrambi, divorati dal falso candore delle nebbie. Aumenti la velocità, sperando di non andare a impattare contro qualcosa. Il vento della picchiata ti fischia violentemente nelle orecchie, già sorde per l'orribile eco che i motori delle turbo moto fanno rimbalzare contro le superfici vetrate dei palazzi circostanti. Passato lo strato più consistente hai di nuovo la visibilità.
Ok Neo, hai un problema: quello è il suolo.
E' lo scuro, orribile e durissimo suolo. Scali rapidamente le marce, rallenti, attivi i retromotori e tiri a te il mezzo. Devi assolutamente riprenderla. Devi riprendere la cazzo di motojet Neo. O al clan non sarai più utile di una merdosa marmellata con i pezzettoni. La curva che disegni è tangente al suolo. Non c'è creatura, non c'è Lucignolo adesso. Siete tu, la moto, l'asfalto e la fottuta gravità.
La stai tenendo. L'aria ulula e urla disperatamente mentre la tagli lanciato al massimo. In una pioggia di scintille, la tua carena sfiora il suolo, spingendoti nuovamente verso l'alto. Lo sbalzo ti spingere via dalla motojet, che si infila dentro il pian terreno di un edificio in un'esplosione di vetri e fiamme. Poco male: i piani bassi sono abbandonati da anni. Ma tu? Non è piacevole schizzare sull'asfalto. Non è piacevole rotolare sul duro. Il caldo delle fiamme della motojet è distante. Il rumore di distruzione è distante. Almeno a stare alle tue orecchie, chiuse e doloranti per il salto di quota.
Rimani disteso per un secondo. O forse un'ora. Non ne sei sicuro. Non sei certo nemmeno di esser stato cosciente fino a questo momento. Piano adesso. Respira. Fai un rapido appello delle parti del tuo corpo. Sei vivo? Ok. Sei intero? Ok. Ti alzi in piedi controllando. Dove sono finiti Lucignolo e la Creatura? Non possono essere andati lontano. Inizi a correre per il vicolo. Correre... diciamo che zoppichi velocemente, eh Neo? Non ti ricorda qualcosa questo posto? Non ti sembra di aver già visto questo vomitevole vicolo, di aver già sentito questo caldo umido schifoso?
Una scatola di cartone con l'impronta del tuo scarpone sopra. Lì, in mezzo alla strada. Il mezzo di Lucignolo è là in fondo. Non è in fiamme, ma ha perso uno dei bocchettoni di sfogo dell'energia. E da quello che puoi vedere avvicinandoti, anche la carena non ha goduto della corsa. Ma dove è il pilota? Dove è la creatura? Il tempo di guardarti attorno, poi un riflesso. C'è qualcosa nel palazzo di fronte a te. C'è qualcosa dietro quel cazzo di vetro verde. Riesci a distinguere la figura di Lucignolo, che in posizione di guardia cammina all'interno del palazzo. Si muove lentamente, studiando ogni dettaglio nel salone in cui si trova. Ma vedi altro Neo. Vedi ben altro. Vedi la creatura. Vedi il suo corpo slanciato, la sua figura snella nella stanza di fianco a quella di Lucignolo. E sa che il suo avversario è dietro la parete. Lo sgherro di Udo non è consapevole di essere stato individuato. Si muove, in costante tensione, guardandosi attorno nella sala semi-illuminata. Come non è consapevole che quell'essere sta per togliere la spoletta a una granata termica a danno concentrato.
Davvero una gran bella televisione, eh? Ti sei trovato un maxi schermo grande quanto il pian terreno di un vecchio palazzo. Ma non puoi rimanere qui a mangiarti i tuoi pop-corn del cazzo mentre un amico sta per essere sparso nel raggio di 25 metri da una granata termica. I vetri che ti separano dalla creatura non sono blindati. Ti fai coraggio e corri. Corri. Salta Neo e portati le ginocchia al petto. Ti copri il viso, mentre il rumore di vetri infranti ti impedisce di sentire qualsiasi altra cosa. Meglio. Meglio che non senti il battito disperato del tuo cuore e la paura che ti urla nelle orecchie che sei solo un povero coglione se pensi di poter uccidere quell'essere. Sei dentro. Come tocchi il suolo rotoli a terra e calci alla cieca, sperando di aver preso bene le misure. Centro. Hai colpito qualcosa. Apri gli occhi e vedi la creatura che lascia cadere la granata e viene spedita contro il muro. Dove cazzo sei Lucignolo? Non senti che razza di casino c'è di qua? Sei in piedi e ti lanci contro l'essere, sperando di non avergli lasciato troppo tempo per riorganizzarsi. Diretto destro, schiva. Diretto sinistro, schiva ancora. Sposti il peso sul piede sinistro e calci. La tua gamba, tesa, fende il vuoto. La creatura con un salto incredibile, lascia passare il tuo piede. Quindi riatterra e inizia a colpire anche lei. Si mette di fianco e inizia una tempesta di colpi con l'esterno del pugno sinistro e l'interno del destro. Pari in rapidissima sequenza. Primo, secondo, terzo, quarto, stai perdendo il ritmo, quinto, sesto, per un soffio, settimo. L'ottavo passa. Una manata sul viso. Non è un colpo forte, ma serve per farti perdere il ritmo ancora. Passa anche il nono. Dorso della mano sul mento. Questo lo accusi. Passa anche il decimo. La creatura ha capito che sei fuori tempo e assesta il colpo usando il taglio della mano. Ti centra il viso, costringendoti a indietreggiare e toccarti gli occhi. Un secondo di scintille tutto attorno. Qualche passo indietro, apri gli occhi e te lo ritrovi davanti. Calcia il tuo fianco, all'altezza del fegato, sbattendoti contro il muro alla tua sinistra. Impatti. Le difese sono ancora basse. Gancio sinistro. Ti ha preso. Pieno. Non vedi nulla, ma senti le sue mani ossute e fortissime afferrarti per il torace e sollevarti come se fossi un cazzo di valigia. Non sapresti descrivere bene la dinamica del colpo. Ma sai per certo di aver attraversato il muro di cartongesso. Come fai a esserne così sicuro? Perchè Lucignolo è li vicino a te, al termine del tuo volo. Ti sta aiutando a rialzarti, mentre la creatura, camminando, esce dallo stesso foro che hai aperto nel muro. Beh Neo, coraggio: dovete assumere la posizione di guardia. Ora siete due contro uno. Anche se la creatura non sembra particolarmente impressionata...