Ma i ClanGini sognano pecore grevi? - 9^ puntata PDF Stampa E-mail
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Scritto da Clark Maul   

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Lentamente. Lui fuma molto lentamente. Nella grande sala sferica, completamente coperta di monitor, seduto su una grande sedia di pelle nera, è Sipphreus. Il suo gomito si appoggia al bracciolo, un sottile e teso filo di fumo azzurrognolo sale e svanisce alla luce artificiale degli schermi. Egli sa. Ha sempre saputo tutto. Nulla è mai successo nella SUA città senza che egli lo avesse saputo prima ancora che fosse concepito. Ah Sipphreus, quanto hai lavorato per arrivare qui? Quanto hai dovuto faticare, combattere, darti da fare? E adesso guardati. Seduto al centro geometrico di una sfera, a mezz'aria, circondato nelle tre dimensioni di monitor per poter controllare, verificare, seguire. Quanti piani di rivolta sono nati nella Città mentre tu assistevi al loro parto? Quante volte hai permesso alla gente di complottare contro di te, senza che sospettassero minimamente che non si ribellavano per loro volere, ma perchè tu glielo consentivi. Anche questo è controllo, vero Sipphreus? Sapere chi non la pensa come te, spingerlo a ribellarsi per poi poterlo eliminare; per poi poter eliminare il dissenso. Quale orribile tela stai tessendo adesso? Chi è il tuo nemico, oggi? Fumi lentamente. Molto lentamente.

"Mylord?" gracchia l'interfono come se stesse friggendo "E' arrivato" Ghigni "Lo faccia accomodare" Ruoti di 180 gradi sulla grande sedia, e continui a goderti la sigaretta
"Casperm carissimo. Come stai?"
"Bene Maestro"
"E cosa mi racconti?"
"Tutto procede come aveva previsto. I dissidenti si stanno muovendo"
"E lui?"
"Al momento... abbiamo perso il contatto, signore"
"Oh... lo avete perso. Ottimamente"
Reazione inattesa
"Non è arrabbiato signore?"
"Affatto. Sono, anzi, molto, molto soddisfatto. Comandante dovresti farmi un ulteriore favore..."
"Mi dica, Maestro"
"Rilasciateli"
"Prego?"
"Hai capito benissimo. Lasciateli uscire... ma non prima di aver portato a termine il nostro piano"
"Benissimo Maestro. Eseguo"
"Ci conto Casperm, ci conto"
Il comandante della NSAUC esce, allontanandosi accompagnato dai colpi secchi degli stivali, mentre Sipphreus, con la sigaretta in mano, guarda un monitor. Uno dei mille. Lo fissa intensamente. Ama avere il controllo. Ama poter intervenire quando tutti sono convinti che il destino sia segnato. Per adesso, però, si limiterà a guardare. A guardare una telecamera di controllo in una cella sotterranea. Non c'è bisogno di attivare l'audio.
Le mani di Neo attorno al collo di Goldrake parlano benissimo da sole.