Ma i ClanGini sognano pecore grevi? - 11^ puntata (1^ parte) PDF Stampa E-mail
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Scritto da Clark Maul   

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"Crishto che caldo"
"Si soffoca, vero?" risponde la guardia all'ingresso
"Da impazzire" quando ormai non può più sentire

Tutti i giorni la stessa solfa. Tutti i giorni la stessa passeggiata. Il lungo androne di marmo peruviano della NSAUC, dritto fino ai tornelli di controllo. Un paio di "bip" sparati nelle orecchie. Ok, il metal detector non ha da ridire sul tuo passaggio. Si svolta a sinistra. Fascio di neutrini ionizzati sparati dentro il cranio. Anche il riconoscimento della retina è positivo. Aggiustarsi la cravatta all'altezza del posto di controllo numero sei, fare un'osservazione sul tempo, quindi proseguire a destra, fino agli ascensori. Ignorare bellamente il tastierino numerico, inserire la chiave, accedere al pannello di controllo. Inserire i codici di riconoscimento, inserire manualmente il piano: -38. E poi ascoltare le solite musichette ridicole, mentre lo specchio ti dice tutte le mattine che faresti meglio a prenderti una vacanza. Le porte si aprono non appena il turboascensore ha finito la sua corsa. Sempre la stessa storia. Mai una variante. Mai una cambiamento.
"Ehi Grendalf! Hai lavoro sulla scrivania!" Ecco. Questa è una novità bella grossa. Sei stato trasferito al "Controllo cittadini" da 3 mesi. E da 3 mesi non fai altro che guardare il soffitto. Magari di tanto in tanto, per distrarti, ti sintonizzi sulle telecamere di sicurezza in giro per la città e guardi le persone camminare, correre, parlare, incontrarsi. Le segui col tuo occhio digitale, verifichi gli orari e gli impegni giornalieri dichiarati alla NSAUC e, massimo del brivido, chiami una volante per bloccare questa persona che si è intrattenuta mezz'ora più del dovuto in un negozio o quell'altra che sta andando a casa di qualcuno e non risulta sul tabellino impegni personali. E poi oggi, arrivi e cosa trovi? Del "lavoro". Fantastico. Perderai il tuo solito appuntamento con lo shopping della rossa della terza strada! "Chi me l'ha portata?" Domandi al grande open space in cui si trova il branco delle scrivanie cui appartiene anche la tua. Silenzio. Sulla scheda non c'è nessun nome. Nessuna tabella riassuntiva. Il solito ottimo lavoro dal protocollo. Butti la giacca sul tavolo. Apri il fascicolo. Ti infossi nella sedia, tiri su la gamba e poggi lo stinco contro la scrivania. La matita inizia la sua danza.
"Cosa abbiamo qui?" fa parte di te. Dover parlare per poter capire. I tuoi colleghi lo sanno e non ci badano ormai più di tanto.
"Nickname: Neo. Grado: Cavaliere... però, un pezzo grosso. Ok nickname-neo-grado-cavaliere, cosa hai combinato? Imputazione, imputazione, imputazione... eccolà qui! Imputazione: cospirazione. Un cospiratore, eh? Cosa avrà mai fatto? Si sarà scaccolato fuori orario d'ufficio?" le tue pupille si dilatano lentamente mentre leggi scandendo bene per esser certo di aver capito "Fuga di notizie della Darkstar's e diffusione di materiale tecnico riservato?! Cristiddio... roba grossa" ti tiri su di colpo, e ti siedi per bene, poggiando la cartellina sulla scrivania "Ordine di arresto eseguito da... Comandante Casperm... richiesta firmata da: Lord Sipphreus... ma che cazz... Ma porca puttana... Io che merda c'entro? Questa è roba immensa..." allenti la cravatta. Fottuto sistema ambientale, qui dentro si cuoce! "Furto di progetti tecnici ed esecutivi per l'arena Outland G-Zero-D-Zero. Sospettato anche dell'omicidio di... Snack? Ma che... L'omicidio Snack? Stiamo parlando di un caso di ventanni fa! Cioè, questo gira libero per ventanni, fotte due generazioni di investigatori della NSAUC e poi si fa beccare per un furto dei progetti di un'arena?" come una scheggia digiti sul tuo computer. Dall'archivio centrale risali alle foto della scena del delitto del ministro alla propaganda. Un lavoro da professionista, certo. Nessuna traccia. Nessun indizio. Nessuna impronta. Eppure un professionista cui piacevano le leziosità del macellaio. Per anni, prima che la libertà di stampa fosse soffocata nel suo stesso letto, si sono rincorse decine di voci. Qualcuno parlò anche di una messinscena per coprire le dimissioni di un ministro in palese disaccordo con Lord Sipphreus, ma i litri di sangue ritrovati sulla scena del delitto non andarono mai più via dallo stomaco e dal cervello dei primi investigatori arrivati sul luogo del crimine. Molti chiesero il pre-pensionamento o gli fu riconosciuta una parziale infermità mentale acquisita sul luogo di lavoro. Stravolti. Completamente "Omicidio di un ministro, furto di progetti esecutivi dalla Darkstar's... ma quest'uomo chi diavolo è? Ho bidogno, voglio e pretendo la sua scheda personale" altro frenetico battere sulla tastiera "Scheda riservata. Inserire codice di sicurezza. Grendalf banda-69-pathos-90..." Access Denied "Come sarebbe a dire accesso negato?" Reinserisci il codice. Nulla. Ancora. Niente. Tieni gli occhi inchiodati al monitor mentre con la mano destra cerchi il telefono. Trovi la cornetta. Ma una mano ti impedisce di sollevarla. Alzi gli occhi e incroci quelli del capo divisione "Direttore... io stavo cercando..." "Lei no cerca alguno. Ora lei a trovato io. Mi dice" "Vede direttore, non posso lavorare nel pieno delle mie possibilità se non ho accesso alla scheda di questo detenuto. E..." "Certo. Chiaro. Giusto. Pozzo vedere la scheda del cazo? Ahhh, grazzie. Dunque... Sì. Capissco. Per queste schede è necesario un codice di sicureza 3. Lei a solo il due" "Benissimo direttore" ti alzi prendendo la giacca "Allora passo a ritirarlo al protocollo. Posso dire che il Direttore XDarZ mi ha autorizz..." nuovamente la sua mano. Questa volta sulla tua spalla. Ti spinge in modo garbato, ma deciso, sulla sedia "E' mio parere che non ti occorra questa scheda. Puoi svolgere benissimo il tuo lavoro senza di essa" "Ma..." "Non sono stato chiaro, forse?" "No direttore. Chiarissimo" "Bene. Ne sono estremamente felice. Buon lavoro aggente"

"Buon lavoro aggente" fai il verso, non appena sei entrato in casa "Affanculo" getti la giacca sul divano. Slacci la cravatta e accendi al massimo il condizionatore. Il cervello ti si è sciolto nel cranio e ti aspetti che inizi a colarti giù dalle orecchie da un momento all'altro. Ti sdrai e ripensi lentamente a quello che hai scoperto. Ci metti pochissimo. Secondo la versione ufficiale, un cavaliere della repubblica, oggi cavaliere del regime, dopo un addestramento che l'ha reso una delle più micidiali macchine da guerra del pianeta, impazzisce e uccide, o meglio: fa a pezzettini piccoli piccoli un ministro. Per ventanni fa la sua vita normalmente: puntatina al locale di Knot per un aperitivino veloce, tre volte a settimana in palestra, tutti i sabati in arena. Vive nel suo appartamento di lusso e poi, magicamente e sempre dopo ventanni, decide di andare a rubare i progetti esecutivi di un'arena della Darkstar's. Progetti che non sono stati ritrovati, che non risultano sottratti, o meglio: a sentire la Darkstar's, progetti che non sono mai esistiti, perchè il loro dipartimento di progettazione oggi pomeriggio ha confermato che l'arena Outland G-Zero-D-Zero non esiste. Non risulta nell'archivio centrale. E oltretutto all'ufficio competente, la Darkstar's non ha mai denunciato il furto di nulla. Come se non bastasse la scheda personale dell'imputato è protetta da un codice di sicurezza e non può essere consultata poichè coperta da segreto di stato, in quanto cavaliere! "Ora la domanda è:" fai ad alta voce "Io che cazzo c'entro? Devo autenticare l'interrogatorio di domani? Benissimo. Lo autentico! Ma perchè non chiedermelo? Perchè questa sceneggiata della cartellina, delle ricerche? Partecipo a questo massacro legalizzato, faccio le mie domande a un pezzo di carne ormai, morta e concludo così, brillantemente, la mia prima e meravigliosa pratica all'ufficio controllo cittadini in 3 mesi di NIENTE, ASSOLUTAMENTE NIENTE!" Ti alzi dalla poltrona. Hai bisogno di bere qualcosa. Ma i tuoi occhi notano una spia accesa. Una spia che NON dovrebbe essere accesa. L'allarme di prossimità della porta di casa è attivo.
E' un allarme esclusivamente visivo.
E'un allarme che scatta solo se qualcuno staziona troppo a lungo davanti alla tua porta.
E' un allarme, che in questo momento, sta funzionando